Cicatrice ipertrofica: rimedi e consigli
Le cicatrici son tutte uguali? Vediamo quante tipologie esistono e quali sono i trattamenti naturali che possiamo mettere in pratica.
Indice dei contenuti:
- Perché si forma una cicatrice?
- Tipologie di cicatrici
- Cicatrice da parto cesareo
- Cicatrici ipertrofiche e cheloidi sono la stessa cosa?
- Cause di una cicatrizzazione alterata
- Perché è importante valutare le cicatrici?
- Trattamento della cicatrizzazione ipertrofica
- Curare una cicatrice rossa, cosa fare?
- Conclusioni
- Cosa fare se la situazione non migliora?
- Cosa ne pensi?
Perché si forma una cicatrice?
La cicatrice è un tessuto fibroso che il corpo crea per porre rimedio ad una lezione, sia essa di origine traumatica o patologica.
Il corpo metterà in atto diversi procedimenti metabolici per riparare la zona che ha subito il trauma, facendo proliferare derma ed epidermide.
Se per svariati motivi, questi processi dovessero subire alterazioni, potremo arrivare alla formazione di una cicatrice ipertrofica o di un cheloide.
Le 3 fasi della cicatrizzazione
Abbiamo 3 fasi distinte nel corso di una cicatrizzazione.
- Infiammatoria: dal primo fino al quinto giorno;
- Proliferativa: dal quinto giorno, per un periodo che dura mediamente 3-4 settimane;
- Maturazione: questa fase può perdurare fino a 2 o più anni
Tipologie di cicatrici
Esistono 4 tipologie di cicatrici, vediamole nel dettaglio:
CICATRICE IPERTROFICA
E’ una cicatrice rossa, ma al tempo stesso tende a sbiancare quando compressa. Nella sua parte più voluminosa risulta pruriginosa, fastidiosa. Tende a svilupparsi dopo la fase proliferativa, ossia dopo 4 settimane, può continuare ad evolvere nei mesi successivi. Presenta noduli sia a metà della cicatrice che in profondità.
CICATRICE CHELOIDE
Anche nel caso delle cicatrici cheloidi, potremo trovare una cicatrice rossa, calda, “piena”. Tende ad espandersi anche nel corso degli anni.
Più frequente su persone di colore (o con la pelle scura) e con gruppo sanguigno di tipo A. Non presenta noduli alla palpazione del tessuto sottostante.
CICATRICE ATROFICA
Caratteristica in chi ha sofferto di acne, ma può presentarsi anche successivamente ad un intervento chirurgico o ad un trauma. A differenza delle tipologie sopracitate, è caratterizzata da una depressione del tessuto.
STRIAE DISTENSAE (smagliature)
Molto frequentemente la possiamo trovare in soggetti obesi, dopo una gravidanza, ma anche in persone che hanno abusato di farmaci steroidei. La smagliatura è una tipologia di cicatrice che si può presentare sia rossa che bianca. Nel primo caso può scomparire dopo qualche tempo, nel secondo invece è una cicatrice permanente.
Cicatrice da parto Cesareo
Un’altra tipologia di cicatrice molto ricorrente, è quella legata al parto cesareo.
Ci descriverà la cicatrice del cesareo la dott.ssa Vitelli Angela con questa suo capitolo:
Il taglio cesareo, detto anche comunemente parto cesareo, è un atto chirurgico che permette la nascita del feto per via addominale.
Quindi, essendo un intervento chirurgico, che vede l’apertura della parete addominale e dell’utero, necessita di un’anestesia, che può essere loco-regionale o generale.
Solitamente si esegue quando non è possibile o è controindicato un parto naturale o , a volte, anche per desiderio materno: può essere programmato o urgente se emerge una sofferenza fetale e/o materna
Quando la donna si trova di fronte alla scelta di un taglio cesareo viene informata, tramite il “consenso informato”, circa:
- l’indicazione medica dell’intervento;
- I benefici e i rischi rispetto al parto naturale;
- L’informazione sull’anestesia e l’intervento chirurgico
- Le conseguenze per i parti futuri.
Rispetto ad un parto spontaneo, il taglio cesareo richiede un tempo di recupero e convalescenza maggiore.
Anche se l’intervento viene eseguito a “regola d’arte”, il medico non può garantire che non ci siano complicazioni quali:
- reazioni infiammatorie,
- cattiva cicatrizzazione,
- irritazione o infiammazione della vescica a causa dell’ introduzione del catetere vescicale,
- trombosi,
- disturbi della funzione intestinale.
Anche la tecnica perfetta non è scevra da lesioni degli organi vicini all’utero come la vescica, gli ureteri o l’intestino, specialmente in caso di aderenze diffuse addominali causate da pregressi processi infiammatori o interventi chirurgici.
Così come, una cattiva cicatrizzazione o successivi processi infiammatori, possono avere come sequela la formazione di aderenze intraaddominali o della cicatrice stessa.
Quindi, se non ci sono indicazioni mediche, è preferibile invogliare la donna al parto naturale o, comunque, in caso di necessità di questo tipo di intervento, ridurre gli aspetti negativi, cercando di valorizzare quello che è uno dei momenti più belli della vita di un essere vivente: LA NASCITA DI UN BAMBINO.
Cicatrici ipertrofiche e cheloidi sono la stessa cosa?
No, spesso vengono confuse, per semplificazione possiamo dire che una cicatrice ipertrofica semplicemente si “alza” ma rimane confinata alla zona del taglio, inoltre può anche capitare che spontaneamente regredisca.
Un cheloide invece non solo si “alza”, ma si “allarga” anche. Purtroppo in questo caso, non regredisce spontaneamente.
Cause di una cicatrizzazione alterata
La qualità della cicatrice che potremo ritrovarci, può dipendere da alcuni fattori come ad esempio:
- Qualità della sutura chirurgica o di eventuali supporti alternativi utilizzati post-chirurgia o post-trauma;
- Igiene della cute prima, durante e dopo per scongiurare infezioni.
- Strofinamenti della pelle traumatizzata.
- Direzione della lesione e della sutura (quindi della cicatrice).
Perché è importante valutare le cicatrici?
E’ consigliabile valutare una cicatrice , anche se di vecchia data e anche se esteticamente “bella”, proprio perché è stato scientificamente dimostrato che il corpo (o banalmente il distretto interessato) viene inevitabilmente perturbato dalla presenza di un’alterazione di continuità nel tessuto. (in poche parole, da una cicatrice).
Ovviamente l’estetica della cicatrice è solo una parte della valutazione, ma ad occhio nudo e senza palpare la zona, non possiamo valutare le tensioni o aderenze presenti, né quelle relative al trauma (o intervento) né quelle relative alla sutura.
In Obiettivo Salute valutiamo le tue cicatrici sulla Panca per Riequilibrio Posturale Pancafit, metodo Raggi.
Cosi facendo, oltre a lavorare sulla zona interessata, avremo modo di permettere al tuo corpo un riallungamento globale dei tessuti potenzialmente coinvolti e alterati
Trattamento della cicatrizzazione ipertrofica
Il primo passo è la corretta gestione da subito, in ospedale o pronto soccorso.
E’ infatti determinante come viene suturata la ferita, come viene igienizzata nei primi giorni e come/quando vengono rimossi i punti.
La fase infiammatoria risulta infatti la più “rischiosa” se gestita male.
In questo periodo così delicato consiglio di utilizzare un foglio protettivo in silicone. Questo faciliterà l’accumulo di umidità sotto la cicatrice stessa, che di conseguenza manterrà idratata la pelle riducendo il prurito.
Inoltre permetterà di proteggere il tessuto cicatriziale da eventuali contaminazioni batteriche.
Crema per cicatrici
Un prodotto che consigliamo per il trattamento è l’Oleogel V10 della Codex.
Viene utilizzato anche per il trattamento delle ulcere, quindi se la zona è ben disinfettata si può usare anche da subito.
Purtroppo non riesco ad inserire qui il link, ma aggiungo qua sotto altre valide alternative.
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Un’altra crema indicata per il trattamento in particolare dei cheloidi è il Mederma, presente in diverse versioni. Qua sotto trovi la versione base.
Molto interessante la crema per cicatrici Mederma con fattore di protezione SPF30.
Cerotti per cicatrici
Sono disponibili anche dei cerotti da applicare sulle cicatrici.
In questo caso cambiano i formati o meglio le dimensioni, pertanto ti consiglio di scegliere un modello o l’altro in base alla superficie che vuoi coprire ossia dalla dimensione della tua cicatrice.
Il cerotto rende molto più facile il trattamento della cicatrice, poiché si applica velocemente, non macchia ne unge, mantenendo l’applicazione del prodotto per diverse ore.
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Tecniche manuali
Quando la cicatrice ipertrofica si stabilizza, in Obiettivo Salute abbiamo diversi attrezzi per mobilizzarla con il Massaggio Medicale e renderla meno fastidiosa.
Come anticipato precedentemente, il trattamento viene svolto su Pancafit un attrezzo appositamente concepito per il Riequilibrio Posturale.
La prima tecnica manuale è quella del Massaggio Trasverso Profondo (MTP) meglio nota come metodo Cyriax. Questa viene svolta generalmente con 1 o 2 dita nella sede della cicatrice ipertrofica, fino a quando viene percepito un rilassamento del tessuto circostante.
E’ molto importante che il trattamento venga effettuato da un Massaggiatore Medico o da un Fisioterapista qualificato.
Oltre alle tecniche manuali, possono venire utilizzati anche alcuni attrezzi come ad esempio:
Coppetta in silicone o vetro per vacuum (Coppettazione);
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Pennetta per il trattamento più mirato;
Fibrolisore, per le cicatrici più voluminose,resistenti e datate.
Nei casi più gravi è consigliabile contattare un chirurgo estetico per valutare il trattamento chirurgico della cicatrice.
Ovviamente è una scelta più drastica che permette anche risultati più rapidi nel breve termine, ma non per forza migliori sul lungo periodo.
Può difatti capitare l’insorgenza di recidive e la creazione di ulteriori tensioni, pertanto almeno come primo intervento consigliamo spassionatamente di far trattare la cicatrice al tuo Massaggiatore Medico o Fisioterapista di fiducia.
Curare una cicatrice rossa, cosa fare?
Nella fase infiammatoria è normale che la cicatrice sia arrossata e che subito dopo la rimozione dei punti, la sede del taglio rimanga leggermente violacea.
Un piccolo trucco per dare sollievo può essere quello di applicare ghiaccio sulla zona, almeno un paio di volte al giorno. Con la stessa frequenza consiglio di applicare il V10 della Codex o il Mederma.
Se però sei consapevole di non aver pulito correttamente la zona e temi un’infezione, chiedi un parere al tuo medico curante o al chirurgo che ti ha operato.
Rimedi naturali
Per il trattamento delle cicatrici ipertrofiche vengono utilizzati alcuni olii essenziali noti per la loro azione antibatterica. I più celebri sono quelli alla Calendula, al Tea Tree e quello alla Lavanda.
Mi raccomando però, non prendere il primo olio che trovi: In commercio ne esistono anche di bassa qualità e su cicatrici fresche è meglio evitare allergie o infezioni.
E’ anche possibile usare degli estratti di Aloe Vera o di Centella Asiatica.
Conclusioni
Una cicatrice ipertrofica merita sempre di essere valutata, anche se esteticamente bella.
Spesso vengono ignorate ed è un grave errore poiché le alterazioni che possono generare sul resto del corpo e sulla postura sono imprevedibili e variabili da caso a caso.
La cute invia e riceve costantemente messaggi, una cicatrice può fare da “perturbatore di sistema” alterando le risposte del corpo a livello nervoso, psichico, immunitario o endocrino.
In Obiettivo Salute Chiasso ho avuto diversi casi in cui delle cicatrici problematiche hanno generato disturbi difficilmente riconducibili ad esse.
Ad esempio ho avuto una paziente che per colpa di una cicatrice da cesareo ha sofferto per anni di dolore cervicale.
Cosi come un paziente per una cicatrice da appendicectomia ha manifestato dapprima dolore ad un ginocchio, quindi ad un piede e per mesi non trovava sollievo.
Un altro aspetto da considerare è che le cicatrici spesso celano anche traumi psicologici, sia nel caso di traumi diretti (quando magari fanno ripensare ad un brutto incidente), sia nelle cicatrici chirurgiche dovute a problemi ortopedici o neoplasie.
Se hai una cicatrice che non ti convince o ti disturba, non esitare a contattarci per valutarla insieme a noi!
Cosa fare se la situazione non migliora?
Non riesci a far calare o sconfiggere il tuo fastidio legato alla cicatrice ipertrofica?
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Cosa ne pensi?
Questi sono alcuni articoli e tutorial che ho preparato per i miei pazienti di Obiettivo Salute Chiasso ma che ho lasciato volutamente gratuiti e accessibili a chiunque.
Mi piace l’idea di poter aiutare persone anche a chilometri di distanza, senza fargli spendere un solo centesimo.
Quello che ti chiedo, se ti ho aiutato e l’articolo ti è piaciuto, è di condividerlo sui social e lasciare un commento qua sotto.
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Ultimo aggiornamento: 02/03/2021 Autore: Federico Petitto Titolare di Obiettivo Salute Massaggiatore Medico Federale Tecnico Avanzato Pancafit federico.petitto@gmail.com +41 78 975 30 85 +39 333 700 99 82 |