Torcicollo
Uno dei dolori più comuni, vediamo insieme come trattarlo e prevenirlo
Ricerche indicano che circa il 30-50% della popolazione soffre di torcicollo almeno una volta l’anno. Un dato che in Obiettivo Salute Chiasso vedo confermato quotidianamente: pazienti che arrivano con la testa bloccata da un lato, il dolore che si irradia fino alla spalla, e quella sensazione frustrante di non riuscire nemmeno a girarsi mentre fai manovra in auto o per guardare chi ti chiama.
La maggior parte delle persone pensa che sia “solo” una semplice contrattura muscolare, in realtà per avere benefici a lungo termine è fondamentale svolgere un’anamnesi approfondita alla ricerca dei possibili fattori causali.
Quello che è importante capire, è che il torcicollo può avere cause molto più complesse di quanto si immagini. Certo, le posture sbagliate e i movimenti bruschi sono spesso i colpevoli più comuni, ma ho visto pazienti con torcicollo causato da problemi alla vista, da problematiche di malocclusione o disturbi all’articolazione temporo-mandibolare, ma anche dovuti a periodi di forte stress emotivo.
Quanto dura un torcicollo? Nella maggior parte dei casi, da pochi giorni a un paio di settimane. Ma attenzione: senza il giusto approccio, può trasformarsi in un problema cronico che ti segue per mesi.
I rimedi immediati più comuni? Antinfiammatori e miorilassanti. In linea di massima funzionano, ma non è un approccio che consigliamo in Obiettivo Salute. Può aver senso in condizioni estreme, ma è fondamentale intraprendere un percorso terapeutico quanto prima.
Quando preoccuparsi? Se il dolore persiste oltre una settimana, se hai febbre, o se avverti formicolii alle braccia. In questi casi, chiedi un consulto al tuo medico.
In questo articolo ti spiego tutto quello che ho imparato trattando centinaia di pazienti con torcicollo: dalle cause che nessuno considera, ai rimedi che funzionano davvero, fino ai segnali che non puoi permetterti di ignorare.
Quello che nessuno ti dice sul torcicollo
In Obiettivo Salute ho visto pazienti arrivare con diagnosi incomplete o con convinzioni sbagliate sul loro torcicollo. Ci sono aspetti del torcicollo che raramente vengono spiegati. E questa mancanza di informazioni può fare la differenza tra una guarigione rapida e mesi di sofferenza.
1. Non è sempre colpa dei muscoli
Il torcicollo viene spesso etichettato come “problema muscolare”, ma come abbiamo anticipato, le cause possono essere molto più variegate di quanto immagini.
Negli adulti, le cause spaziano da quelle muscolari a quelle traumatiche, fino ad arrivare a quelle patologiche. Il dolore al collo può derivare da nevralgie, paralisi, spasmi o persino problemi che sembrano non avere niente a che fare, come otite, labirintite e disturbi della vista quali strabismo e astigmatismo
In Obiettivo Salute ho avuto pazienti con torcicollo causato da problemi agli occhiali, altri per colpa di una mandibola che “scrocchiava” da mesi, e alcuni dopo un banale colpo di tosse. La muscolatura cervicale è solo la punta dell’iceberg.
2. Perché il dolore torna dopo la terapia
Questa è una delle domande che mi fanno più spesso: “Perché dopo le sedute sto peggio di prima?”
È un fenomeno più comune di quanto pensi, soprattutto durante le prima 3 sedute mediamente.
Durante la seduta di massaggio medicale, il movimento indotto può aumentare la circolazione sanguigna incrementando la messa in circolo di sostanze infiammatorie che generano nuovamente dolore. Inoltre, nei periodi di immobilità, l’organismo tende a creare delle aderenze tra i tessuti che, quando vengono rotte durante la terapia, provocano uno stato infiammatorio associato al dolore.
3. Stress e ansia: i grandi trascurati
Ecco il capitolo più spinoso da affrontare. Stress e ansia nel torcicollo vengono raramente discussi, eppure giocano un ruolo cruciale.
Il corpo reagisce allo stress attivando la risposta di “lotta o fuga”, che provoca la contrazione dei muscoli, specialmente quelli del collo che sono particolarmente “suscettibili”.
Situazioni di stress prolungato possono mantenere i muscoli cervicali in uno stato di tensione costante, portando a:
- Rigidità e dolore diffuso
- Limitazione significativa del movimento
- Mal di testa, vertigini e tachicardia
- Sensazione di “occhi stanchi” e problemi di vista
Quello che molti ignorano è l’esistenza di un circolo vizioso: il dolore cervicale aumenta lo stress e l’ansia, che a loro volta intensificano il dolore. La preoccupazione di sentire dolore ne provoca un aumento, quindi focalizzarsi costantemente su di esso è un fattore di rischio che ne acuisce l’esperienza.
Personalmente, in caso del genere, consiglio spesso ai miei pazienti di valutare anche il loro stato emotivo. Non per niente, alcuni dei migliori risultati li abbiamo ottenuti lavorando contemporaneamente su muscoli e ventilazione o addirittura affiancando un percorso con lo psicologo.
Cause del torcicollo: i fattori scatenanti più comuni
Image Source: Caring Medical
Le cause del torcicollo possono avere origini molto diverse tra loro. In Obiettivo Salute ho visto pazienti arrivare convinti di aver semplicemente “dormito male”, per poi scoprire che il problema era tutt’altro.
Posture scorrette: il nemico numero uno
Iniziamo dal classico: le posture sbagliate. Quanto la biomeccanica e la fisica possono impattare sulla qualità di vita.
Quando tieni la testa in avanti anche solo di 5 centimetri rispetto alla posizione ideale, il carico sui muscoli cervicali aumenta del 300%. Immagina cosa succede dopo 8 ore al computer con il collo proteso verso lo schermo.
Il fenomeno del “collo tecnologico” sta diventando un’epidemia: oltre 15 milioni di italiani soffrono di dolore cervicale legato all’uso prolungato di smartphone e tablet. Personalmente, vedo sempre più giovani con problemi cervicali che una volta erano tipici degli over 50. A tendere questo fenomeno verosimilmente di estendersi a fasce d’età ancora più basse.
I movimenti bruschi sono l’altra faccia della medaglia. Quello schiocco che senti girando la testa troppo velocemente? Rischia di essere l’origine di blocchi muscolari o articolari più duraturi.
Problemi articolari e neurologici: quando la struttura cede
Le 7 vertebre cervicali sono un capolavoro di ingegneria biologica, ma anche molto delicate. Con l’età, i dischi intervertebrali si disidratano e si assottigliano, rischiando di generare conflitti articolari tra le vertebre o compressioni nervose.
La spondilosi cervicale è quello che troviamo in molti referti dopo i 40 anni. In pratica, le articolazioni si “consumano” e si alterano, formando quei famosi osteofiti (i “becchi” ossei) che pizzicano i nervi.
Quando il canale vertebrale si restringe (stenosi spinale cervicale), il midollo spinale va in sofferenza. Il risultato? Dolore intenso che può arrivare fino alle braccia.
Le ernie cervicali sono meno comuni di quelle lombari, ma quando ci sono…si fanno sentire. Il fastidio o dolore può irradiarsi lungo tutto il braccio, accompagnato da formicolii e perdita di forza.
Stress e ansia: il nemico silenzioso dei muscoli cervicali
Come anticipato, lo stress emotivo è una delle cause più comuni del torcicollo.
Durante periodi di ansia, il corpo produce adrenalina e noradrenalina. Queste sostanze mandano i muscoli in “modalità allerta”, contraendoli costantemente. I trapezi e i muscoli cervicali sono i primi a farne le spese, avendo già condizioni di lavoro atipiche rispetto al resto della muscolatura.
Il diaframma spesso rimane teso, la respirazione diventa superficiale, e si crea una catena di tensioni che sale verso il collo. È un circolo vizioso: più sei stressato, più i muscoli si contraggono. Più hai dolore, più aumenta lo stress.
Mandibola e vista: i fattori causali più trascurati
In Obiettivo Salute valutiamo sempre anche l’articolazione temporo-mandibolare. Una malocclusione dentale può scatenare tensioni cervicali che durano mesi.
E poi c’è la vista. Sì, hai letto bene.
I disturbi oculari causano torcicollo più spesso di quanto credi. Lo strabismo è responsabile del 60% dei torcicollo oculari. Il nistagmo (quei movimenti involontari degli occhi) rappresenta un altro 20%.
Se hai problemi di vista non corretti, il corpo compensa inclinando e ruotando la testa per vedere meglio. Risultato? Torcicollo cronico. Proprio per questo molto spesso eseguiamo alcuni test visivi base durante il PROTOCOLLO OBIETTIVO SALUTE, il nostro percorso d’indagine che svolgiamo con ogni nuovo paziente.
Torcicollo: rimedi che funzionano (e quelli da evitare)
Quando un paziente arriva in Obiettivo Salute con il collo bloccato, alcune domande sono molto frequenti:
Cosa si può fare in una fase cosi acuta?
E’ meglio applicare il ghiaccio o impacchi caldi?
Ecco cosa funziona davvero nella mia esperienza clinica:
Ghiaccio o calore? La regola delle 48 ore
Nei primi 2 giorni di torcicollo acuto, usa sempre il ghiaccio. Avvolgi una borsa del ghiaccio in un asciugamano e applicala per 15-20 minuti, poi pausa di uguale durata. Il freddo riduce l’infiammazione e calma il dolore.
Dopo le prime 48 ore, passa al calore. In studio utilizziamo la Tecarterapia, che genera calore endogeno rilassando profondamente la muscolatura. A casa, un impacco caldo per 15-20 minuti farà la differenza.
Molti pazienti mi chiedono: “Ma se il calore mi dà sollievo subito, posso usarlo dal primo giorno?” No, rischi di peggiorare l’infiammazione iniziale.
Stretching cervicale: la tecnica giusta
Gli esercizi di mobilizzazione sono fondamentali, ma devono essere fatti correttamente:
- Mai forzare il movimento
- Mantieni ogni posizione per almeno 30 secondi (il tessuto connettivo inizia a rilassarsi solo dopo questo tempo)
- 15 minuti al giorno sono meglio di una sessione lunga una volta a settimana
- Se aumenta il dolore, fermati immediatamente
Farmaci: quello che devi sapere
Antinfiammatori come ibuprofene e naprossene possono aiutare, ma con alcune precisazioni:
- Non usarli per più di una settimana
- I miorilassanti danno sollievo temporaneo ma non risolvono la causa
- Spesso il riposo e il decorso naturale sono altrettanto efficaci
Personalmente, preferisco sempre associare ai farmaci un trattamento manuale specifico.
Massaggio Medicale: quando e come
Il Massaggio Medicale è particolarmente efficace dopo le prime 24-48 ore. In Obiettivo Salute lavoriamo sia sulla muscolatura contratta che sulle tensioni posturali che hanno causato il problema.
Un ciclo di 2-3 sedute solitamente risolve la fase acuta. Ma attenzione: il massaggio “fai da te” o fatto da mani inesperte può peggiorare la situazione.
Tecarterapia: la mia arma segreta
Negli ultimi anni, la Tecarterapia si è rivelata uno strumento eccezionale per il torcicollo. Genera calore dall’interno dei tessuti, rilassa i muscoli profondi e accelera notevolmente i tempi di guarigione.
I pazienti spesso mi dicono: “È come se qualcuno avesse spento l’interruttore del dolore”.
Altri trattamenti utili:
- TENS per bloccare la trasmissione del dolore
- Riequilibrio posturale con Pancafit per correggere le cause alla radice
La chiave? Non limitarsi mai a trattare solo il sintomo, ma cercare sempre la causa che ha scatenato il torcicollo.
Quando preoccuparsi e cosa fare se il dolore non passa
Anche seguendo tutti i consigli, alcuni torcicollo possono essere più testardi del previsto. La domanda che mi fanno più spesso è: “Dottore, ma è normale che faccia ancora male?”
Torcicollo: i tempi di guarigione reali
Nella maggior parte dei casi, il torcicollo si risolve spontaneamente in 2-7 giorni. Nei casi più severi, può arrivare fino a 10 giorni.
Ma attenzione: se dopo la prima settimana non vedi miglioramenti significativi, è il momento di approfondire. Il problema diventa preoccupante quando si trasforma in una condizione cronica che limita seriamente la tua vita quotidiana.
Segnali di allarme: quando correre dal medico
Ci sono sintomi che non puoi ignorare. Chiamare immediatamente il medico se hai:
Febbre alta associata al torcicollo (possibile infezione); Perdita di forza o sensibilità alle braccia e gambe; Difficoltà a respirare, deglutire o parlare; Mal di testa intenso con nausea o confusione; Dolore che peggiora durante lo sforzo fisico; Problemi nel controllare vescica o intestino.
Altri campanelli d’allarme? Se il dolore persiste oltre una settimana, se gli episodi si ripetono almeno una volta al mese, o se hai sempre bisogno di farmaci per gestirlo.
Il dolore cronico al collo può nascondere problemi più seri come degenerazione dei dischi intervertebrali o ernia del disco.
Esami diagnostici: quando servono davvero
Se il tuo medico sospetta qualcosa di più complesso, potrebbe prescriverti:
Radiografia cervicale: il primo step per valutare le strutture ossee. Dura circa 10 minuti, nessuna preparazione particolare.
Risonanza magnetica: perfetta per vedere tessuti molli, dischi intervertebrali, nervi e muscoli.
TAC: fornisce immagini dettagliate delle ossa, utile se si sospettano fratture.
Visita neurologica: necessaria se hai sintomi come debolezza o intorpidimento. Serve a escludere problematiche come il torcicollo spasmodico, che colpisce principalmente adulti tra i 30 e i 50 anni e tende a cronicizzarsi.
Se hai dubbi sulla tua situazione, non esitare a contattarci o a parlarne con il tuo medico di fiducia.
Cosa ne pensi?
Il torcicollo è davvero un problema più complesso di quanto la maggior parte delle persone immagini. Non è solo una questione di “muscoli contratti” come molti credono.
Quello che ho imparato in anni di pratica in Obiettivo Salute Chiasso è che ogni caso ha la sua storia. Ho visto pazienti con torcicollo causato da problemi agli occhi, altri dove lo stress era il vero colpevole, e casi dove una semplice malocclusione dentale generava dolori cervicali inspiegabili.
La buona notizia? Nella stragrande maggioranza dei casi si risolve da solo entro una settimana. Non farti prendere dal panico se ti svegli con il collo bloccato.
Ecco quello che funziona davvero: ghiaccio nelle prime 48 ore, poi calore. Stretching delicato, senza forzare. E se proprio non ce la fai, un antinfiammatorio per qualche giorno non fa male.
Ma attenzione ai segnali d’allarme. Febbre, formicolii alle braccia, dolore che non migliora dopo una settimana… in questi casi, non aspettare. Vai dal medico.
Personalmente consiglio di mantenersi attivi e mobili in ottica preventiva. La prevenzione resta la migliore medicina: postura corretta al computer, pause frequenti, gestione dello stress, e soprattutto ascolta il tuo corpo quando inizia a “lamentarsi”.
Se hai dubbi su un dolore cervicale che non ti convince, o se vuoi semplicemente prevenire il problema, non esitare a contattarci. Spesso bastano piccoli aggiustamenti nella routine quotidiana per evitare settimane di sofferenza.
Questi sono alcuni consigli che ho preparato per i pazienti di Obiettivo Salute Chiasso ma che ho lasciato volutamente gratuiti e accessibili a chiunque. Mi piace l’idea di poter aiutare persone anche a chilometri di distanza, senza fargli spendere un solo centesimo.
Quello che ti chiedo, se ti ho aiutato e l’articolo ti è piaciuto, è di condividerlo sui social o sul tuo sito.


In Obiettivo Salute abbiamo concepito uno specifico PROTOCOLLO CERVICALE, che permette di valutare e trattare il tratto cervicale con specifiche manovre di Massaggio Medicale su tutti i piani di lavoro, con step progressivi in base alla sintomatologia del paziente.
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Oltre a questo, grazie all’area movimento, insegniamo ai pazienti i migliori esercizi di automassaggio e di stretching per il torcicollo, cosi da rendere autonomi i pazienti in caso di recidive.
Nei casi più gravi di torcicollo, come in caso di ernia cervicale, se la sintomatologia non migliora, potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico o altre terapie mediche.
Prevenzione del Torcicollo
Elenchiamo qui alcuni aspetti che potrebbero aiutare ad evitare il torcicollo
- Evitare posture scorrette a lavoro o a casa, specialmente al PC o allo smartphone;
- Sottoporsi preventivamente a sedute di Massaggio Medicale, almeno 2/3 volte all’anno, anche in assenza di dolori specifici;
- Qualora si debbano mantenere posture forzate per tempi prolungati, è bene prevedere della pause di stretching e automassaggio;
- Trovare un cuscino che permetta un corretto allineamento del capo rispetto al resto del collo;
- Evitare movimenti bruschi e improvvisi del collo;
- In caso di periodi di forte stress, praticare esercizi di meditazione o di yoga per limitare gli effetti che potrebbe avere sul fisico.
Per prevenire i problemi legati al lavoro, abbiamo organizzato un corso specifico che si chiama Obiettivo Salute in Ufficio, dove abbiamo racchiuso i migliori esercizi di stretching e automassaggio per collo, schiena, spalle, oltre a tante altre accortezze che sicuramente permettono di mantenere la propria salute a livelli ottimali. Contattaci per organizzarlo sul tuo posto di lavoro!
![]() | Ultimo aggiornamento: 18/09/2025 Autore: Federico Petitto Massaggiatore Medico Federale Tecnico Avanzato Pancafit info@obiettivosalute.ch +41 78 975 30 85 +39 375 507 25 80 |

